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Una mostra e un libro a fumetti prodotto dal Museo Baracca che inaugurerà sabato 13 aprile presso il museo stesso.

La prima mostra e progetto, parte dalla connessione Baracca-Ferrari e dalla vicenda del passaggio di testimone e consegne dell’insegna del cavallino rampante che, grazie alla madre di Baracca, Paolina de Biancoli, dall’aereo del pilota lughese passerà alle automobili in futuro più famose al mondo. Questo spunto che parte dal patrimonio immateriale del museo offre il pretesto per un racconto più ampio e contemporaneo che si affida alla forza comunicativa e alla bellezza di uno dei linguaggi più potenti che fondono scrittura e disegno, il fumetto. In questo caso d’autore.

Grazie a un’idea di Leonardo Guardigli, art director ed editor della casa editrice Coconino, idea nata proprio nei giorni dei convegni e appuntamenti collaterali alla mostra “Come un’onda, come in volo”, a dieci importanti fumettisti e autori di graphic novel provenienti dal panorama nazionale, sono stati affidati altrettanti piloti di Formula 1, assegnati in base a affinità stilistiche, di temperamento, tipologia di storie e suggestioni biografiche, da Ferrari a Hamilton, passando per Nuvolari e Senna.

Un pilota di Formula 1, un autore di fumetti e due tavole a disposizione per incasellare una storia lampo e fulminante, veloce come una partenza.

Una vera e propria produzione del Museo Baracca che, attraverso venti tavole, diventerà una mostra itinerante che partendo dallo stesso Museo Baracca, si sposterà come seconda tappa all’Autodromo di Imola e poi altrove, in luoghi da definirsi. E che diventerà anche un libro a fumetti che sarà presentato in anteprima sabato 13 aprile a Lugo insieme alla mostra che abiterà per circa un mese le stanze della casa-museo.

 

Formula Comics fumetti in pista / a cura di Leonardo Guardigli

13 aprile – 12 maggio 2024

Museo Francesco Baracca

Via Baracca 65, Lugo

Inaugurazione sabato 13 aprile ore 17 / museobaracca@comune.lugo.ra.it +39 0545.299105

 

Abbinamento Autore / Pilota

1- Simone Angelini / Clay Regazzoni

“Viveur, danseur, calciatore, tennista e, a tempo perso, pilota…” Queste le parole di Enzo Ferrari per descrivere uno dei suoi più piloti più stravaganti di sempre: Clay Regazzoni. Dalla mitica vittoria al Gran Premio di Monza nel 1970, a compagno di scuderia di Niki Lauda tra il ’74 e il ’76, in quel triennio la coppia dette a Maranello due titoli costruttori. Un uomo saggio intriso di generosità e di follia, capace di usare l’ironia nei momenti più drammatici anche dopo l’incidente a Long Beach nel 1980.

2- Paolo Bacilieri / Enzo Ferrari pilota

Nel 1923 un giovane pilota modenese di nome Enzo Ferrari conquista il primo Circuito del Savio a bordo dell’Alfa Romeo RL Targa Florio. Sarà proprio quella vittoria a permettergli di incontrare la famiglia di Francesco Baracca, che consentirà al giovane Enzo di utilizzare uno dei simboli più famosi di sempre: il cavallino rampante. “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna”. Un fumetto firmato da un maestro del Graphic Novel italiano: Paolo Bacilieri, ormai un “classico” senza tempo.

3- Gianluca Costantini / Lewis Hamilton

Hamilton ha raccontato un episodio di razzismo avvenuto in Formula 1 e risalente al 2008, quando dei tifosi spagnoli si presentarono in tribuna a Barcellona con il volto dipinto di nero indossando delle magliette con la scritta “Famiglia Hamilton”. “Ricordo il dolore che ho provato quel giorno – ha rivelato Lewis – ma non ne parlai con nessuno perché nessuno disse niente, tutti rimasero in silenzio. Avevo realizzato il mio sogno (era l’anno del primo titolo mondiale) ma non ero felice, non potevo essere me stesso”. Nel giungo del 2020 Hamilton ha aderito al movimento Black Lives Matter, partecipando attivamente ad una manifestazione tenutasi a Londra, e subito dopo ha deciso di prendere una posizione forte anche nel contesto dei weekend di gara di Formula 1, coinvolgendo anche altri piloti, una scossa importante mai vista in precedenza.

4- Mara Cerri / Giovanna Amati

Giovanna nasce a Roma il 20 luglio 1959 ed è più strettamente collegata al mondo dello spettacolo che a quello automobilistico, al quale si interessò sin da piccola: è infatti figlia dell’industriale cinematografico Giovanni Amati e dell’attrice Anna Maria Pancani. Il suo sogno di entrare a far parte del mondo delle corse però rischia di andare in frantumi quando Giovanna ha 19 anni: infatti Amati viene rapita e tenuta in ostaggio per due mesi da un gruppo di malviventi. Una volta rilasciata inizia a frequentare una scuola di pilotaggio sotto consiglio dell’amico Elio De Angelis, ha così inizio la storia dell’ultima donna ad aver gareggiato in Formula 1. Il circuito come una pellicola cinematografica: il “film” a fumetti di Giovanna Amati.

5- Piero Macola / Gilles Villeneuve

“Perché i piloti per esempio sanno di essere per metà uomini e per metà macchine e per questo certo sono più uomini degli altri, ma certamente, certamente molto più macchine. Infatti non parlano mai del nostro meraviglioso futuro e invece si ostinano come dei divertenti diavoli sconfitti a cercare il centro del diamante più duro, la velocità, che tante volte uno per uno li ha decorati e poi trafitti.” La vita di Gilles Villeneuve narrata da un estratto della canzone di Claudio Lolli Villeneuve e illustrata dagli acquerelli di Piero Macola, firma del Graphic Novel italiano e francese.

6- Vincenzo Filosa / Yuki Tsunoda

2021 – Dopo la gara di Monaco, conclusa senza punti, Tsunoda decide di trasferirsi in Italia a Faenza per stare più vicino al dirigente della scuderia Franz Tost. Inizia così il percorso di uno dei piloti di Formula 1 più popolari tra i giovani: Yuki Tsunoda, detto anche “Il giapponese di Faenza”. L’allenamento, il sogno del ristorante, l’alluvione in Romagna, la Mostra del Cinema di Venezia e la riconferma in AlphaTauri sono alcuni dei momenti più importanti che l’hanno reso protagonista anche a fronte di risultati sportivi sono sempre eccezionali. Un racconto illustrato da uno dei più importanti autori Manga italiani: Vincenzo Filosa.

7- Francesca Ghermandi / Niki Lauda

“Preferisco avere il mio piede destro che un bel viso”. Così Niki Lauda rispose a un giornalista all’ennesima domanda sul suo aspetto fisico in seguito al tragico incidente del 1976 al Gran Premo di Germania. Da quel punto in poi, sarebbe stato operato solo per ragioni mediche. E cominciò a portare un cappellino: “La mia protezione contro la gente stupida che mi guarda in maniera stupida”. Appena uscito dall’ospedale, a Lauda non interessava che una cosa: chiudere i conti in sospeso, giustamente. Dopo una serie di sofferte terapie, Lauda ritornò ad essere un pilota, con la stessa lucidità degli anni migliori. partito quinto dalle qualifiche del sabato, riuscì a concludere la gara in quarta posizione, completando una delle rimonte più improbabili della storia dello sport.

8- Antonio Pronostico / Fernando Alonso

Alonso appare in F1 nel 2001, con la Minardi, fa gavetta in Renault (partendo come collaudatore), nel 2005 diventa – a soli 24 anni – il più giovane campione del mondo e l’anno dopo conferma il titolo. “Mi sento migliore in molte aree rispetto al 2006. Ad esempio riesco a leggere meglio una gara, capisco quando attaccare e quando no. Nel 2006 la gestione delle gomme non aveva alcun ruolo, oggi sì. O anche le soste ai box, oggi si tratta di parcheggiare la macchina nella piazzola al centimetro, mentre in passato con i rifornimenti non aveva questa importanza. Se dovessi gareggiare contro l’Alonso del 2006, lo batterei proprio su questi dettagli”. Il Fernando di “oggi” contro quello di “ieri”: riuscirà a battere se stesso? La storia di una gara immaginaria che racconta la vita di uno dei piloti di Formula 1 più carismatici di sempre.

9- Gianluigi Toccafondo / Ayrton Senna

“I ricchi non possono vivere su un’isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti una possibilità.” Il pilota brasiliano dal punto di vista umano, molto religioso e con la voglia di restituire ciò che aveva ricevuto per aiutare le persone più bisognose di lui (Nuno Cobra, suo preparatore, dichiarò che Senna aveva bisogno di una grossa sofferenza per ottenere un godimento) arrivando a commuoversi per una piccola cosa. Gianluigi Toccafondo, pittore, illustratore e cineasta, è un artista innamorato dell’arte grafica, del cinema e delle rispettive commistioni e trasformazioni. Con il suo stile che l’ha reso riconoscibile a livello internazionale ha realizzato numerosi corti d’animazione, presentati e premiati ai festival cinematografici di Annecy, Clermont-Ferrand e Venezia.

10- Filippo Scòzzari / Nuvolari

“La morte è la vera compagna del pilota. In corsa, le ho fatto la corte mille volte, ma non mi ha voluto. Mi sa che mi farà morire nel mio letto”. Il profondo e tacito rapporto tra un pilota e il rischio: Tazio “Nivola” Nuvolari in un ritratto esistenziale e lontano da ogni retorica, illustrato dalla tagliente matita di Filippo Scòzzari, uno degli  autori più geniali e corrosivi della scena del fumetto, artefice della rivoluzionaria rivista Frigidaire con Pazienza, Liberatore, Mattioli e Tamburini. Un gigante nutrito dalla fantascienza e dal fumetto underground americano che tutto ha rielaborato e raccontato, in odio alla mediocrità, con ironiagrottesca e anarchica, a suon di rasoiate e risate.

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