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PER SGUARDI E VOCI
Una casa, un museo e i suoi nuovi allestimenti

A cura di
Massimiliano Fabbri e Giulia Garuffi

Con
Elena Bucci, John de Leo, Alfonso Cuccurullo, Giovanni Lami, Luca Nostri, Claudio Ballestracci, Massimo Pulini

Inaugurazione
Sabato 20 gennaio 2024 ore 17.00
Per tutta la giornata, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle ore 18, l’ingresso al museo è gratuito

Presentazione dei nuovi allestimenti

Un progetto di riallestimento del Museo Baracca che dopo oltre un anno di lavoro si chiude con la presentazione e apertura al pubblico dei nuovi percorsi espositivi della casa museo dedicata all’aviatore ed eroe lughese. Si tratta di una serie di interventi coordinati e plurali, tra restauri, spostamenti, produzioni e acquisizioni, che hanno cambiato, per piccoli passi, il volto al museo, arricchendolo di ulteriori sguardi e parole. E che rappresentano anche una prima tappa di un nuovo museo a venire. Più grande, più ricco, più accessibile e funzionale.

Un museo che tra il 2022 e il 2023 ha ridisegnato la sua mappa congiungendo in forme nuove, suoni, fotografie e documenti, voci, cimeli e opere d’arte, storie, memorie, testimonianze e percorsi. Un lavoro di riordinamento che oltre a consolidare l’esistente, ha permesso di aumentare il numero dei pezzi esposti a partire dai depositi e, parallelamente, si è impegnato in acquisizioni e produzioni che hanno ampliato e allargato il suo patrimonio e i suoi modi di raccontarsi attraverso, anche, una rinnovata attenzione alle proposte didattiche.

Un progetto che ha anche guardato, contemporaneamente e con grande attenzione, alla stessa stratificazione della storia del museo, salvaguardando il sommarsi di punti di vista e interventi, fatto da una pluralità di modi di pensare, sguardi e scelte che si sono cristallizzate negli anni nei suoi percorsi e allestimenti.

Una casa-museo che nel 2023, pochi mesi dopo esser stata riconosciuta dal Settore Patrimonio culturale della regione Emilia-Romagna come luogo e casa di illustre, ha subito l’invasione violenta dell’alluvione, con l’acqua che è entrata fisicamente e metaforicamente a spezzare e sommergere un flusso di grande entusiasmo, fermento e progettualità.

Tra i molti interventi che si sono susseguiti e che sono ripartiti già dall’estate, ci sono due importanti produzioni del museo stesso che entrano a far parte permanentemente dell’offerta espositiva e del suo patrimonio: si tratta del video “Museo Baracca, Museo Città” di Luca Nostri e Guido Garotti (con la sonorizzazione del musicista Giovanni Lami), e della registrazione, vera e propria anteprima di questa inaugurazione, fatta a partire da una selezione di lettere a cura di Giulia Garuffi, scritte da Francesco Baracca, dalla madre Paola Biancoli e dal padre Enrico, grazie alla lettura ad alta voce di tre artisti: Elena Bucci, Alfonso Cuccurullo e John De Leo. Voci che, cucite tra loro in un flusso sonoro, a cura di Giovanni Lami, abiteranno la camera da letto come una musica da camera.

E poi, sempre realizzati grazie al sostegno della regione Emilia-Romagna, i restauri che hanno permesso di far uscire dai depositi altre opere prima nascoste, nonché di consolidare la volta affrescata all’ingresso della casa-museo, così come la pulitura di due grandi dipinti a olio raffiguranti Baracca e già visibili all’interno dell’esposizione.

A completamento del disegno, si aggiungano le acquisizioni dell’opera del pittore Massimo Pulini, che nel suo dipinto omaggia insieme Baracca e Rambelli, e tre fotografie di Luca Nostri facenti parte del ciclo di Piazza Baracca, la piazza centrale di Lugo con l’incredibile monumento.

E infine un nuovo e ampliato bookshop progettato da Claudio Ballestracci in continuità con alcuni interventi precedenti realizzati al Museo Baracca dall’artista e allestitore museale e che, attraverso piccoli aggiustamenti e ulteriori aggiunte, proseguono tutt’ora.

Cosa c’è di nuovo al museo

1.Sentire le voci
Un progetto che dentro al percorso espositivo, si concentra sulla camera da letto del giovane Francesco Baracca, conservata e custodita gelosamente prima dai genitori e poi all’interno della casa-museo.
A partire dal ricco e costante scambio epistolare che accompagna la breve vita di Baracca, questo intervento, attraverso l’ascolto della viva voce dei protagonisti, intende amplificare la sensazione di stupore e l’intensità dell’esperienza del ritrovarsi immersi in questa stanza intima e privata.
Insieme a questa installazione audio, un piccolo allestimento sul tavolo-scrittoio presente nella stessa camera, ricrea il momento denso e magico della scrittura: tra penna e calamaio, ecco alcune delle lettere di Francesco Baracca entrare finalmente nel percorso espositivo.

2. Museo città
Un video che a partire dalle stanze e dagli oggetti conservati al museo allarga e apre lo sguardo, sia fisicamente che metaforicamente, uscendo ad esplorare la città e il suo museo diffuso.
Con al centro, la piazza più bella di Lugo, quella che racchiude e gira intorno al capolavoro di Domenico Rambelli dedicato all’aviatore, vero e proprio centro di gravità della città di Lugo.
Il video sarà visibile in via permanente nella sala “Alisto” al secondo piano del museo.

3. Le vite degli altri
Al secondo piano è presente un nuovo allestimento, a partire da una ricerca iconografica e biografica di Mauro Antonellini e Paolo Varriale, che mostra i volti, insieme alle storie e vite, di alcuni dei piloti austroungarici abbattuti da Francesco Baracca. Un’intensa e commovente parete di volti e sguardi è inserita nella sala dei cimeli, tra le teche che conservano i pezzi, le parti e i frammenti, quasi reliquie ormai, di alcuni di questi loro velivoli abbattuti dal lughese.
Le bellissime fotografie di questi aviatori sono state ristampate da Luca Nostri mentre il libretto con le loro biografie è ad opera del grafico Filippo Nostri.

4. Secondo sguardo
Due le acquisizioni del Museo Baracca nel 2023. Si tratta in entrambi i casi di due opere di arte contemporanea strettamente connesse alla figura dell’eroe La prima si intitola “Domenico Francesco” ed è un olio su radiografia, dipinto da Massimo Pulini, che omaggia Domenico Rambelli nel cinquantenario della sua morte (2022) replicando, quasi come un fantasma, il volto di Baracca ritratto nel monumento (lo trovate al piano terra sulla parete d’ingresso a formare una linea del tempo). Il secondo acquisto è invece visibile al terzo piano del museo, all’interno della sala del mito, ed è composto da un trittico di fotografie di Luca Nostri, facenti parte del suo ciclo dedicato a Piazza Baracca che il fotografo sta portando avanti da anni, come una sorta di diario o “punto fermo del mondo rotante”.

5. Ferro
Un bookshop ampliato nella forma e nei contenuti grazie a un nuovo grande mobile-scaffalatura realizzato dall’allestitore museale Claudio Ballestracci con quella cifra stilistica che, così riconoscibile, già presente al Museo Baracca così come, in maniera ancora più evidente e completa, a Casa Rossini.

Fotografie Daniele Casadio
Grafica Marilena Benini
Allestimenti Luxonix

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